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LO SPECIALE E CONSIGLI PER LE IMPRESE

IL KIT DI IDENTITA’ DIGITALE NECESSARIO PER LA GESTIONE DELLE IMPRESE E LA FRUIZIONE DELLE AGEVOLAZIONI PUBBLICHE

Secondo l`Osservatorio del Politecnico di Milano, il 60% delle grandi aziende e il 15% delle PMI in Italia hanno in essere progetti legati allo sviluppo sperimentale. Gli investimenti si concentrano principalmente su Intelligent Data Processing (30%), Chatbot e NLP (28%), Recommendation System (19%), e Computer Vision (10%). Inoltre secondo gli ultimi rilevamenti nel 2023, il 35% delle aziende di ogni dimensione ha dichiarato di avvalersi delle tecnologie digitali nella propria attività. 

L’evoluzione digitale, tuttavia, è divenuta una necessità ineludibile per tutte le strutture sociali ed economiche. In particolare, un settore che sta attivando un’accelerazione verso il digitale è la Pubblica Amministrazione. Unendo la tecnologia alla burocrazia, la Pubblica Amministrazione digitale si sta delineando come il futuro della gestione dei servizi pubblici, sottolineando l`importanza di un accesso agevolato, efficiente e moderno. 

In questo contesto, entra in gioco un elemento cruciale: il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), lo strumento finanziario, parte integrante del Next Generation EU, che si propone di guidare il cambiamento e la trasformazione economica e sociale degli stati membri. Nell`aprile del 2023, l`Unione Europea ha approvato i fondi del PNRR per l`Italia, assegnando una quota significativa dei fondi disponibili alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, risorse quindi destinate a investimenti in tecnologie, infrastrutture e processi digitali. Questa convalida ha segnato una svolta nella transizione digitale della Pubblica Amministrazione, delineando una roadmap chiara per il futuro digitale dell`Italia. 

Le iniziative del PNRR hanno l’obiettivo di promuovere l’innovazione e la digitalizzazione del sistema produttivo e prevedono opportunità, non solo per la PA, ma anche per le PMI, con significativi interventi, trasversali ai settori economici, per favorire il trasferimento tecnologico, potenziare la ricerca applicata, promuovere la trasformazione digitale dei processi produttivi e l’investimento in beni immateriali, tramite la concessione di un credito di imposta. Inoltre, introduce misure a supporto dei processi di internazionalizzazione (posizionamento del Made in Italy), sia sotto forma di contributi e prestiti agevolati alle imprese operanti sui mercati esteri, nonché l’investimento per la valorizzazione dei titoli della proprietà intellettuale. Infine, include importanti investimenti per garantire la copertura di tutto il territorio con reti a banda ultra-larga (fibra FTTH, FWA e 5G), condizione necessaria per consentire alle imprese di catturare i benefici della digitalizzazione.

 

1. Cosa si intende per digitalizzazione della PA?   

Si tratta di un processo che coinvolge la trasformazione dei servizi pubblici, attraverso l`utilizzo di tecnologie digitali. Questa trasformazione implica una modifica nelle modalità di erogazione dei servizi e l`interazione con le aziende, con l’obiettivo di rendere la Pubblica Amministrazione più efficiente, trasparente e accessibile, spingendo la migrazione dei dati sul cloud, accelerando la portabilità tra gli enti pubblici, snellendo le procedure, in modo tale da evitare di chiedere alle imprese informazioni già fornite in precedenza e rafforzando le difese di cybersecurity. 

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione implica il coinvolgimento di migliaia di piccole e piccolissime realtà, che ogni giorno entrano in rapporto con le Istituzioni, e quindi questo cambiamento interessa trasversalmente anche loro.

 

2. La digitalizzazione della P.A. cosa comporta per le aziende? 

In particolare il processo di digitalizzazione della PA investe anche quella che viene definita l’identificazione elettronica, che viene utilizzata per accedere a servizi online. L’identificazione elettronica è un processo in cui si usano i dati di autenticazione personale, in forma elettronica, per identificare univocamente una persona giuridica e quindi assicurare, in modo incontrovertibile, il riconoscimento dell’utente elettronico. Con il termine “riconoscimento”, si intende quindi la certezza inconfutabile dell’associazione degli attributi digitali ad una persona fisica, che rappresenta la persona giuridica. 

La digitalizzazione dell’accesso ai servizi online rappresenta una tappa fondamentale del percorso di trasformazione della Pubblica Amministrazione. In materia di autenticazione elettronica, attualmente viene richiesto di accedere ai servizi online, tramite le carte di identificazione elettronica. Gli strumenti di identificazione, autenticazione e firma digitale quindi sono diventati sempre più indispensabili nella gestione delle diverse fasi della vita d’impresa, con particolare riferimento alla Carta Nazionale dei Servizi (TS-CNS). Si tratta di uno strumento previsto dalla normativa vigente, ovvero dal CAD (Codice dell`Amministrazione Digitale, D.Lgs. 30 dicembre 2010 n. 235), art. 64 c. 2-novies. 

La CNS è uno strumento che permette di identificare con certezza il titolare o il legale rappresentante di un’impresa, autenticando la sua identità online.  Si presenta come una token Digital DNA (una chiavetta USB), oppure come smart card, dotata di una chiave privata. Solitamente lo stesso dispositivo è anche abilitato alla funzione di firma digitale e per questo contiene al suo interno due certificati, il primo serve per sottoscrivere i documenti informatici con valore legale, e viene rilasciato da un ente certificatore qualificato, mentre il secondo è un certificato di autenticazione CNS e serve per identificarsi in rete e accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione, garantendo la validità dei dati. Entrambi i certificati hanno una validità massima di 3 anni e possono essere prorogati online per altri 3 anni. 

Alla luce di quanto anticipato, risulta evidente che si tratta di un dispositivo indispensabile per accedere ai servizi della PA fruibili online (Inps, Anagrafe Tributaria, Registro Imprese, Servizi CCIAA, Sportello Unico per le Attività Produttive – SUAP, Sportello Unico per l’Edilizia - SUE) in maniera agevole e consente contestualmente di firmare digitalmente qualsiasi tipo di documento, da qualsiasi dispositivo, conferendo alla firma valore legale. 

La firma digitale è un particolare tipo di firma elettronica qualificata, generata attraverso una procedura informatica, che associa una firma a un documento elettronico. Non è semplicemente la versione informatica della firma autografa tradizionale, considerando che integra e sostituisce l’applicazione di sigilli, timbri, contrassegni e marchi di qualsiasi genere e, contestualmente, rende il documento immodificabile, garantendo così:

·         Autenticità: assicura l`identità di chi firma

·         Integrità: assicura la non manomissione o modifica del contenuto dopo la firma

·         Non ripudio: assicura l’impossibilità del firmatario di disconoscere la paternità o il contenuto del documento

 Per poter presentare le domande di agevolazione a valere su qualsiasi bando di contributo (Comunale, Regionale o Nazionale) o un’agevolazione fiscale, quale ad esempio il credito d’imposta, è indispensabile essere in possesso dell’identità digitale (CNS), in quanto l`Istituzione richiede l`autenticazione digitale dell`impresa richiedente. Inoltre, per concludere la procedura di presentazione della domanda inoltre è necessario disporre di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) e di una firma digitale, con certificato non scaduto, per poter sottoscrivere i documenti richiesti dalla normativa, che disciplina le diverse misure e necessari per disciplinare i rapporti con l’Istituzione.

 

Infine, i titolari di firma digitale possono attivare il “Cassetto digitale dell’imprenditore”, servizio offerto dal sistema camerale, che consente di scaricare gratuitamente visure, atti, bilanci della propria azienda.

 

3. Come si può ottenere la CNS?

I titolari o legali rappresentanti delle imprese, che ancora non sono dotati del dispositivo CNS, possono valutarne l’adozione. E’ possibile richiedere la CNS direttamente alla Camera di Commercio di competenza, ovvero dove ha sede legale l’impresa, portando con se un documento di identità valido. Al termine dell`attivazione della carta verranno rilasciati i codici di accesso PIN e PUK ed il codice di identificazione CIP (opzionale).

La richiesta può essere effettuata anche online, attraverso il video-riconoscimento con un operatore.

Se il titolare o il legale rappresentante richiede la CNS in formato smart-card (non su chiavetta), il primo rilascio per l’impresa è gratuito. E’ possibile prendere visione di ulteriori dettagli in merito a come accedere al servizio nella sezione dedicata del sito internet della Camera di Commercio Como Lecco.

 

Per qualsiasi informazione o chiarimento potete contattare direttamente l’Ufficio Bandi di Confartigianato Como al numero 031- 316248 oppure scrivere a bandi@confartigianatocomo.it


A cura di Barbara Silvestrini